[Oa-italia] Re: [Infer_comunicati] Position paper dell'STM sulle eccezioni al copyright in ambiente digitale

Rosa Maiello rosa.maiello a uniparthenope.it
Ven 20 Giu 2008 16:45:58 CEST


Scrive Maria Cassella:

> il 13 giugno l'STM Associazione internazionale degli editori del settore
> STM ha pubblicato sul proporio sito questo *Position paper* sulle
> eccezioni e limitazioni al regime di copyright. in ambiente digitale
> http://www.stm-assoc.org/home/stm-issues-statements-on-digital-copyright-exceptions.html


E' la stessa posizione degli editori italiani.
In generale, come sappiamo, la tendenza è a spostare i servizi delle
biblioteche con diretto impatto sull'utente dal regime delle "eccezioni"
(non remunerate) al regime delle "limitazioni" (accordate sulla base di
licenze collettive estese a costi forfetari). Una seconda tendenza e' quella
a evitare che le limitazioni siano poste dalla legge, ma di affidarle
unicamente ad accordi delle parti (vedi anche tutte le questioni legate a
deposito volontario vs. deposito legale e alla gestione dei diritti
d'accesso alle opere digitali depositate).
Personalmente sono contraria a entrambe le tendenze, forse perche' sono nata
nel secolo scorso, ai tempi dello stato sociale di diritto: alla prima,
perche' certe prerogative delle biblioteche e degli istituti culturali sono
condizione necessaria per colmare l'incapacità del mercato ad assicurare la
diffusione e lo sviluppo democratico delle conoscenze, dall'uso alla
produzione; alla seconda,  perché e' compito delle istituzioni politiche
rappresentative tendere a obiettivi di politica culturale, che travalicano
gli interessi particolari e i diversi rapporti di forza.
A parte le opposizioni di principio, su cui con gli editori difficilmente
riusciremo mai a dialogare, e invece attenendoci strettamente alle attuali
direttive europee (in particolare la 29/2001), sul dd la domanda che
dovremmo farci e' la seguente: puo' il dd elettronico essere oggetto di
separata e ulteriore remunerazione, quando e' gia' prevista la remunerazione
delle fotocopie (sapendo che oggi la fotocopia si ottiene tramite un
procedimento di acquisizione digitale della copia)?
Da questo punto di vista, la posizione sostenuta dall'AIB al Comitato
consultivo permanente per il diritto d'autore e' che il dd elettronico e'
gia' pagato dai compensi per le fotocopie, visto che lo scambio del file e'
esclusivamente interbibliotecario e all'utente viene consegnata la sola
versione a stampa; secondo noi, la legge dovrebbe provvedere a chiarire
questa impostazione, che peraltro una lettura attenta degli artt. 68 e
68-bis l.d.a. in rapporto ad altre norme permetterebbe di considerare
corretta e applicabile *fin d'ora* (cfr. anche il Codice dei beni culturali,
sulla cooperazione tra enti finalizzata alla fruizione) .
Un altro piano del discorso e' quello dei modelli economici, ed e' cruciale
per giungere a trovare un terreno d'intesa.
Saluti cordiali,
Rosa Maiello

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Dott. Rosa Maiello - Direttore della Biblioteca centrale - Università degli 
studi di Napoli "Parthenope"
Via F. Acton, 38 - 80133 Napoli - Italy - tel. +39 081 5475176; fax +39 081 
5475186
e-mail rosa.maiello a uniparthenope.it - homepage: 
http://biblioteca.uniparthenope.it









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