[Oa-italia] Quanto archiviano i fisici nei IRs? Un case study

Maria Cassella maria.cassella a unito.it
Lun 1 Dic 2008 11:43:14 CET


vi segnalo un articolo curioso apparso sul Journal of Academic 
Librarianship del mese di novembre 2008 
http://www.elsevier.com/wps/find/journaldescription.cws_home/620207/description#description  
.

> *A Comparison of Subject and Institutional Repositories in 
> Self-archiving Practices*
> *Author: * 	Xia, Jingfeng^a
> *Affiliations: * 	a. School of Library and Information Science, 
> Indiana University, USA
> *Abstract (English): * 	
>
> The disciplinary culture theory presumes that if a scholar has been 
> familiar with self-archiving through an existing subject-based 
> repository, this scholar will be more enthusiastic about contributing 
> his/her research to an institutional repository than one who has not 
> had the experience. To test the theory, this article examines 
> self-archiving practices of a group of physicists in both a subject 
> repository and an institutional repository. It does not find a 
> correlation between a disciplinary culture and self-archiving practices.
>
DOI: 10.1016/j.acalib.2008.09.016 
<http://hdl.handle.net/10.1016/j.acalib.2008.09.016> 

Quello che mi ha incuriosito non è il tema dell'articolo che mi sembra 
legittimo. E' legittimo chiedersi se i fisici che da anni ultizzano 
ArXiv archiviano poi massicciamente anche nei depositi istituzionali.

Tuttavia:

L'articolo fa una comparazione tra ArXiv e il repository di Southampton 
perche' scrive l'autore questo repository ha una policy mandataria. Mi 
sembra curioso investigare chi una policy già la ha adottata. Meglio 
forse esaminare un repository che non può contare su una policy.
La policy di Southampton riguardava esclusivamente la School of 
electronics and computer science fino ad un anno fa. Solo nel 2008 è 
stata adottta una policy istituzionale a Southampton se non ricordo male.
Le conclusioni dell'analisi comparativa sono che i fisici archiviano in 
ArXiv ma molto meno nel repository di Southampton. Non mi sembra una 
novità. Anche altri studi mettono in luce questo tipo di comportamento. 
Il tempo per gli studiosi è prezioso e ArXiv è il luogo naturale dove i 
fisici autoarchiviano e si scambiano i preprint.

Non resta che lavorare allo scambio dei dati tramite il protocollo di 
interoperabilità. Oppure aspettare che il nuovo protocollo SWORD venga 
attivato sulle 4 piattaforme per le quali è stato concepito: Epritns, 
DSpace, Fedora e IntraLibrary.
 http://www.jisc.ac.uk/whatwedo/programmes/reppres/tools/sword .
saluti
mc

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