[Oa-italia] OR2008

Stefania Arabito arabito a units.it
Mar 8 Apr 2008 18:32:54 CEST


Buongiorno a tutti

OR 2008 è stato veramente "open" nel senso che Leslie Carr ha  
accettato anche le registrazioni tardive (tra cui la mia) per cui si è  
arrivati allo stratosferico numero di 450-480 delegati, con una  
nutritissima rappresentanza di sviluppatori e di IR manager ed  
un'esigua minoranza di ricercatori e finanziatori, i cui contatti sono  
stati facilitati da crowdvine, un sistema di social networking  
ampiamente utilizzato e gradito.

Come avete già visto è stato creato un repository per gli interventi  
(mancano quelli relativi a DSpace e a Fedora ma dovrebbe essere solo  
questione di tempo).

Il keynote speech, di Peter Murray-Rust, era focalizzato sull?accesso  
aperto ai dati della ricerca scientifica. A volte ce n?è troppi (data  
deluge), a volte troppo pochi, comunque l?accesso è sempre difficile  
(anche perché mancano archivi specializzati per molte discipline). La  
soluzione è creare veri e propri Data Repository che devono essere  
integrati nella prassi quotidiana dei ricercatori. La disciplina di  
afferenza (chimica) offre esempi di progetti in tal senso. Con mia  
grande sorpresa, sono state nominate ed elogiate le tesi di dottorato  
e ne è stata caldeggiata l?inclusione nei repository. Subito dopo, la  
prima di una serie di invettive contro il pdf, che equivale al ?male  
assoluto?. Questo è stato un leit motif, del convegno, salvo poi  
arrivare alla conclusione che il pdf è uno standard de facto e non  
solo e che non sembrano esserci alternative realmente praticabili ed  
?economiche?.

Un?intera sessione è stata dedicata all?integrazione nei repository di  
servizi di tipo Web 2.0, con l?intento di rendere gli archivi più  
appetibili e di aggiungere la possibilità di aggiungere ?social data?  
(p.e. bookmark), condividere sistemi di valutazione che agevolino il  
recupero dell?informazione o consentire funzionalità del tipo  
?Comments, Bookmarks and Tagging?.attraverso appositi plug-in. Mentre  
ascoltavo questi interventi non potevo impedirmi di pensare all?età  
media dei docenti/ricercatori italiani e a quanto non siano  
propriamente collaborativi? ma siamo proprio sicuri che sia questa la  
strada giusta per incentivare il popolamento dei nostri archivi? Mi  
piacerebbe sapere che cosa ne pensate.

Si è poi ovviamente parlato di sostenibilità, interoperabilità,  
modelli etc. etc.

I poster erano numerosi ed è stata data a tutti la possibilità di  
presentarli nella sessione plenaria avendo a disposizione un solo  
minuto (sono accessibili in rete).

Non ho il tempo e soprattutto la capacità di riassumere tutti gli  
interventi (ma sono disponibili sia le presentazioni sia i paper).  
Anzi, i case study che avete già individuato non sono neanche stati  
discussi durante il convegno? Se qualcuno è interessato a qualcosa in  
particolare mi contatti pure, spero di essere in grado di dire  
qualcosa di più all?occorrenza.

Adesso riordino gli appunti di EurOpenScholar e vi mando una  
relazione. Vi anticipo comunque che ? come mi aveva già preannunciato  
Alma Swan ? non sono stati solo i rettori/delegati italiani a brillare  
per la loro assenza? purtroppo!

In attesa di tempi migliori, cari saluti a tutti,


-- 
Stefania Arabito
Segreteria Dottorati di ricerca
Sezione Ricerca, Dottorati e Trasferimento tecnologico
Università degli studi di Trieste
mailto: arabito a units.it
http://www.openstarts.units.it





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