[Oa-italia] articolo su D-lib Magazine e commenti di Stevan Harnard

mcassell a unito.it mcassell a unito.it
Mer 21 Mar 2007 13:56:52 CET


sonScrive Ezio Tarantino <ezio.tarantino a uniroma1.it>:

> Buongiorno.
> Leggendo le osservazioni di Harnad e la discussione che ne è scaturita
> qui, sempre di più vado convincendomi del fatto che l'Open access sia,
> anzi, DEBBA essere una faccenda ristretta agli autori e ai tecnici che
> devono mettere a disposizione la tecnologia. Punto.
> La passione che ci mettiamo noi bibliotecari è fuorviante e oltre che
> inutile allo scopo.

Cerco di rispondere rapidamente a Ezio, con il quale questa volta, a differenza
del Big Deal, non concordo, almeno non pienamente.
Secondo me gli IR sono anche (non solo, of course) un problema dei bibliotecari
.
In primo luogo per progettare un deposito e' necessario il contributo del
bibliotecario: collezioni, metadati, politiche di deposito sono argomenti che
rientrano della ns sfera di azione.
In secondo luogo spesso gli autori non auto-archiviano per mancanza di tempo:
il bibliotecario puo' avere una parte in questa attivita' di supporto
all'auto-archiviazione.
In terzo luogo un deposito puo' anche essere un servizo, per ora prevalentemente
gestito dalle biblioteche, di supporto alle attivita' didattiche e di ricerca;
due goals che
rientrano perfettamente nella mission di una biblioteca accademica.
Infine per quanto sia vero e documentato che l'auto-archivizione non ha avuto
fino ad ora un impatto sugli abbonamenti delle biblioteche, perche' i due
principali motivi per la cancellazione di un abbonamento sono il costo (alto) e
l'uso (scarso), e' pur vero che l'aumento della massa critica nei depositi (di
qui la necessita' di adottare le politiche mandatarie) potrebbe avere un
effetto positivo sul mercato editoriale elettronico, per esempio sulla
riduzione dei prezzi degli abbonamenti o sul passaggio a modelli economici
alternativi per la comunicazione scientifica (penso per esempio a SCOAP3). Per
citare sempre Harnard (piu' o meno): librarians and publishers may be worried
about costs, researchers are worried about impact.
Ad ognuno il suo mestiere.
Saluti
MC








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