[Oa-italia] CRUI - Elaborate linee guida per il deposito delle tesi di dottorato negli archivi aperti.

valentina comba valentina_comba a yahoo.it
Dom 23 Dic 2007 11:16:04 CET


Eppur si muove:
  http://www.magazine.unibo.it/Magazine/Universita/2007/12/20/Le_tesi_di_dottorato_vanno_in_rete.htm
   
  L'università di Bologna vara finalmente il suo progetto di tesi di dottorato.
  Un grazie a Maria Laura Vignocchi, che ha lavorato tantissimo e non ha mai perso fiducia, nonostante l'Alma Mater sia ancora immersa nel medioevo....
   
  Buon Natale
   
  Valentina Comba
  Valentina Comba
Responsabile gestionale CELAB 
CELAB - Centro E-Learning Ateneo di Bologna
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cell. 335 5712982
valentina.comba a unibo.it
  

Paola Gargiulo <Paola.Gargiulo a caspur.it> ha scritto:
  
Sono disponibili le linee guida elaborate dalla Commissione Biblioteche 
CRUI per il deposito delle tesi di dottorato negli archivi aperti.
Un caloroso ringraziamento a tutti i colleghi che hanno collaborato alla 
loro stesura. 

Il testo del comunicato stampa ed il link alle linee-guida in formato PDF 
sono disponibili sul sito della CRUI 

http://www.crui.it/link/?ID=4506 

Paola
***************************************** 

Segue comunicato stampa
Il 23 novembre la Commissione Biblioteche della Crui ha approvato le Linee 
guida per il deposito delle tesi di dottorato negli archivi aperti, 
elaborate dal Gruppo Open Access, che la Commissione stessa aveva istituito, 
nell’aprile 2006, per dare attuazione ai principi della Dichiarazione di 
Berlino per l’accesso aperto alla letteratura scientifica: 
http://oa.mpg.de/openaccess-berlin/BerlinDeclaration_it.pdf. 

Le linee guida (le prime di una serie di documenti in via di elaborazione, 
intesi come strumenti di supporto per le università italiane che hanno 
sottoscritto la dichiarazione di Messina 
http://www.aepic.it/conf/viewpaper.php?id=49&cf=1) prendono le mosse dal 
riconoscimento delle tesi di dottorato come prodotti della ricerca a tutti 
gli effetti, che quindi, secondo la Dichiarazione di Berlino e le recenti 
raccomandazioni della Commissione Europea, dovranno essere pubblicamente 
accessibili. 

Poiché le tesi nascono in formato elettronico, si è verificata con le 
Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e di Firenze la possibilità di 
adempiere agli obblighi di legge (comma 11 dell'art. 6 del d.m. 224/99 
riguardante l’obbligo di deposito di copia delle tesi presso le BNC) tramite 
harvesting oppure tramite invio sicuro dei files. 

Con le linee guida si intende individuare uno standard nazionale nella 
raccolta ed esposizione dei dati, che però permetta anche di colloquiare con 
gli altri progetti in corso in ambito europeo. A tale scopo vengono 
suggerite una serie di raccomandazioni, affinché gli Atenei italiani possano 
realizzare una procedura di deposito delle tesi di dottorato negli archivi 
istituzionali autonoma ma, nel contempo, basata su soluzioni simili e 
coerenti. 



Il gruppo è partito da una analisi delle pratiche per la raccolta delle tesi 
di dottorato nei vari Atenei italiani. L’analisi ha evidenziato una grande 
difformità nel trattamento di questi materiali. 

Si sono poi presi in considerazione i progetti delle altre nazioni europee 
(in particolare Olanda, Germania e Regno Unito) e le raccomandazioni 
espresse dal gruppo di studio European E-Theses, soprattutto in relazione ai 
metadati. 

Sono state trattate con la necessaria attenzione le problematiche legate al 
diritto d’autore, tenendo presente il nuovo regolamento attuativo per il 
deposito legale (Legge 15 aprile 2004, n. 106); è stato sentito il parere di 
docenti, bibliotecari, amministratori e archivisti di diversi atenei 
italiani. Particolare attenzione è stata dedicata all’eventualità di un 
periodo di embargo (per motivi brevettuali, o legati alla pubblicazione 
della tesi) e all’utilizzo di materiali di terzi. 

Sono allegati alle linee guida una serie di materiali atti a facilitare il 
lavoro amministrativo e tecnico: la modifica del regolamento dei bandi di 
dottorato, la declaratoria da far firmare ai dottorandi dei corsi già in 
essere, lo schema dei metadati da adottare, i modelli di delibera dei senati 
accademici. 



Il Gruppo OA ha quindi dedicato massima attenzione agli sviluppi 
internazionali in materia di E-Theses, ma ha altresì tenuto conto delle 
specificità italiane. Fondamentale è stato il supporto fornito dai delegati 
dei circa 40 atenei italiani che partecipano ai lavori del gruppo, per 
realizzare, in maniera attenta e puntuale, la raccolta dei dati. 

Si spera che questo primo contributo del Gruppo Open Access possa 
rappresentare un primo passo verso la realizzazione dei principi espressi 
nella Dichiarazione di Berlino. 

Fonte:
http://www.crui.it/link/?ID=4506

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