[Oa-italia] Open access per le discipline umanistiche

Maria Cassella maria.cassella a unito.it
Mar 11 Dic 2007 12:33:29 CET


Gentili colleghi,
volevo porre un mio dubbio e spingervi a riflettere sul problema 
dell'open access per le discipline umanistiche. Lo spunto me lo ha dato 
il sito di Rialto http://www.rialto.unina.it/limen.htm . Recentemente 
infatti mi sono occupata un pò dell'argomento "open access per le 
discipline umanistiche" e mi sono posta il problema : cosa faccio 
rientare sotto l'ombrello? I progetti come questo repertorio della 
cultura trobadorica e occitana sono Open Access? Secondo me sono al 
margine. Un tentativo interessante di pubblicare edizioni critiche 
collettive che assomiglia ehm più ad uno strumento del web 2.0 che al 
movimento dell'accesso aperto.

> i testi ad esso consegnati o appaiono in nuove edizioni o sono 
> riveduti, quando è il caso, dagli stessi editori o da collaboratori, 
> che indicano in nota ogni modifica introdotta, o possibile, rispetto 
> alle edizioni già apparse a stampa; le edizioni più antiche sono 
> anch’esse oggetto di revisione, mediante ritocchi a errori materiali, 
> concisi aggiornamenti bibliografici o la segnalazione di soluzioni 
> testuali alternative avanzate da altri. Ciascuna edizione potrà essere 
> nuovamente corretta o modificata in futuro dall’editore o dal 
> revisore, ma resterà comunque traccia, nel sito, della versione 
> precedente in modo da permettere rinvii bibliografici non ambigui. 


La letteratura digitalizzata e tutti i documenti fuori copyright non 
sono parte, a mio avviso, dell'accesso aperto.
Le edizioni critiche? Ni
I portali come Archaeogate? Direi di si. http://www.archaeogate.org/ .
OAPEN? si, si! http://oapen.com/index.htm .

Sull'argomento il solito Peter Suber tradotto in italiano da Francesca 
Di Donato http://eprints.rclis.org/archive/00004956/ .
Saluti
MC


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